Cari
amici,
ancora
buon anno a tutti! Come la precedente puntata, anche questa è
dedicata ai 101 anni del GUERINO. Se nella precedente puntata di SPUNTI avevamo
raccontato com'era nato il nostro mitico GUERINO, questa puntata sarà
ancora più entusiasmante. Tra poche righe capirete il perchè di
quella che potrebbe sembrare un'ardita affermazione.
Lo
scorso anno, per festeggiare i 100 anni del GUERINO, organizzammo in
pagina fan il GS 100: uno spazio dove poter celebrare i 100 anni del
GUERIN SPORTIVO cercando di raccontare la storia del mensile
contestualizzandola al contempo con i principali eventi di cultura,
sport e spettacolo. Non solo. Al termine del GS 100 venne lanciata
all'interno della nostra pagina FB una vera e propria GS GALLERY,
esposta in maniera permanente, in cui sono state riportate tutte le
copertine del GUERIN pubblicate nel corso del nostro ricordo in modo
tale da dare la possibilità a chiunque non avesse potuto assistere
al GS 100 di potersi gustare in santa pace le copertine pubblicate.
Per
quanto mi riguarda, fui io a dare il via al GS 100, in quanto mi
occupavo del periodo compreso tra il 1912, anno di nascita del
GUERINO, e il 1960, anno che vide le OLIMPIADI a ROMA. Per farla in
breve, quel giorno pubblicai tutte le copertine in mio possesso
comprensive del periodo che seguivo, più alcune speciale di uno
speciale del GUERINO, il GUERIN CIAO CIAO uscito nella seconda metà
degli anni 20.
Senonchè...
come spesso succede, purtroppo quel giorno ci fu un contrattempo, e
non potei pubblicare un'altra chicca che avevo scovato per
l'occasione: mi riferisco, infatti ad alcune pagine del RESTO DEL
GUERINO del 1932. Chicca che, con un po' di ritardo, andiamo adesso a
pubblicare in prima visione FB.
IL RESTO DEL
GUERINO.
Prima
però di andare a parlare del RESTO DEL GUERINO e delle circostanze
che portarono alla sua creazione, è bene fare il punto della
situazione a fine anni 20 in casa Guerino.
Tra
il 1927 e il 1928 il Guerino sta vivendo un momento estremamente
importante, in quanto toccava le 100.000 copie e rappresentava
all'epoca il settimanale italiano più diffuso.
Bisogna
anche dire che a livello sportivo il nostro Paese stava comniciando
ad affrontare un decennio che avrebbe portato delle profonde
soddisfazioni allo sport Italiano: sul fronte calcistico la
nazionale azzurra di calcio avrebbe vinto due edizioni della Coppa
Internazionale (1930, 1935), il torneo Olimpico (1936) e ben due
mondiali (1934, 1938); per quanto riguarda i motori di lì a breve
sarebbe nata la stella di TAZIO NUVOLARI. Un momento d'oro, insomma,
per lo sport italiano, che al contempo però porta anche l'aumento
dei giornali sportivi: oltre al GUERIN SPORTIVO, al BRIVIDO SPORTIVO
di FIRENZE e IL TIFONE di ROMA, nasce, infatti, nel 1924 un nuovo
quotidiano sportivo, IL LITTORIALE, a cui poi si affiancheranno
successivamente altre testate, quali LA BOXE ILLUSTRATA, IL SUD
SPORTIVO, IL CALCIO ILLUSTRATO, IL CICLISMO (nato bisettimanale per
poi diventare successivamente trisettimanale).
Questo
fiorire di nuove riviste fa si che ovviamente la concorrenza in
edicola sia delle più aspre; per questo motivo l'allora direttore
del GUERIN, GIULIO CARLO CORRADINI e l'allora redattore capo, il buon
CARLIN, cercano in tutti i modi di rispondere alla concorrenza, prima
aumentando il numero delle pagine, passando così a 8, e poi
pubblicando in edicola due speciali: nel 1931, in occasione del
ventesimo anniversario di GUERIN uno SPORTALMANACCO di 72 pagine, e
poi l'anno dopo, nel 1932, uno speciale di 66 pagine, IL RESTO DEL
GUERINO, carattertizzato da ben 100 vignette di CARLIN.
Attenzione
però al titolo di questo speciale. Apparentemente potrebbe sembrare
uno scimmiottamento del nome della celebre testata bolognese, IL
RESTO DEL CARLINO, fondata nel 1885. In realtà, però, non è così,
c'è ben altro dietro. Il RESTO a cui allude il titolo della testata,
vuole rappresentare , come spiegò anche il Direttore Corradini, un
restare nella propria città, a Torino, dove allora si trovava la
redazione del GUERIN. Infatti, a fine 1931, il Guerin rischiò di
abbandonare la città sabauda.
IL
GUERIN SI SPOSTA A ROMA?
Il
primo segnale che il Guerin avrebbe potuto lasciare TORINO arrivò
nel numero uscito il 9 Dicembre 1931, con un comunicato pubblicato in
fondo alla prima pagina, che così recitava:
“Informiamo
fin da ora i lettori, i corrispondenti e gli inserzionisti che col 1°
prossimo Gennaio il nostro giornale trasferirà i suoi uffici
redazionali ed amministrativi a Roma. Nel nostro prossimo numero
saremo più precisi sui motivi che ci hanno costretto a questo
inevitabile trasferimento”.
L'INVERSIONE
DI ROTTA.
Sembra
dunque tutto fatto: il GUERIN a fine 1931 si sarebbe spostato dunque
a ROMA. E invece, nel numero successivo, uscito il 16 Dicembre 1931,
assistiamo a una vera e propria marcia indietro, come peraltro si
evince fin dal titolo dell'articolo pubblicato a pagina 5, “No,
non andremo a Roma!”, firmato
dal Direttore Corradini (non si esclude che la scleta di rimanere
aTorino sia stato un premio del Governo fascista nei confronti della
professionie di fede al fascismo, pronunciata dal Direttore
Corradini). Andiamo a leggerlo insieme.
“L'annuncio
del nostro numero scorso ha messo a rumore tutto il mondo sportivo.
Ancora oggi continuano a giungerci lettere, telegrammi, e telefonate
per avere la conferma della notizia, e sopratutto i particolari e le
vere ragioni del trasferimento a Roma della ventennale sede torinese
del Guerino. Per tranquilizzare cotanta brava gente che ci vuole bene
e non ci perdonerebbe di esultare dalla città subalpina (...)
abbiamo voluto subito-fin dal titolo-avvertire che non ci muoveremo
più di qui e qui resteremo. Questa trincea (...) non verrà da noi
abbandonata per quante pressioni ci siano state e per quante
eccellenti proposte ci siano state avanzate.
Ci
duole per il rispettabile gruppo di capitalisti che ci volevano a
Roma, è con rincrescimento che abbiamo rinunciato alle lussuose sedi
da varie parti offerteci nei quartieri di lusso o del gran mondo
della Capitale, ci piace per lo Stabilimento Tipografico che
grandiosamente ci aveva offerto i suoi professionali impianti
editoriali, ma nulla può ormai farci recedere dalla deliberazione
presa all'unanimità fra il corpo redazionale e quello
amministrativo, in una memorabile adunanza”.
Dunque, il Guerino resta a Torino, e così, proprio a
voler sottolineare quel Resto, esce così nel 1932 questo speciale,
intitolato IL RESTO DEL GUERINO. Speciale di cui ora andiamo a
vederci alcune pagine.
Cominciamo dalla copertina.
Presentazione
del Resto Del Guerin
Una pubblicità dell'epoca.
Vignetta di Carlin.
Vignetta
di Carlin, dedicata a una discussione piuttosto concitata, tra due
barbieri soci per lavoro, ma con tifo calcistico differente: uno tifa
la JUVENTUS e l'altro tifa il TORINO.
Pubblicità
dedicata alla 13° Fiera di Milano.
Pubblicità
dell'epoca dedicata alla FIAT 524.
Bilancio
degli incontri tra le varie Nazionali incontrate dagli Azzurri dal 15
Maggio 1910 al 31 Dicembre 1931.
Vignetta
Carlin.
Queste
alcune pagine del RESTO DEL GUERIN, che abbiamo voluto pubblicare sia
qui su VARIE NEWS, che in pagina fan per festeggiare tutti insieme i
101 anni del nostro amato, mitico GUERIN.
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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