Cari
amici,
benritrovati
a tutti! Con questa puntata, dopo un periodo di pausa, riparte il
nostro consueto appuntamento con SPUNTI DI SPORT, la nostra rubrica
in cui parlare di SPORT a 360°, sia attraverso gli approfondimenti,
sia attraverso gli AMRCORD.
Non
ve lo nascondo: si tratta per me di una grande emozione. Se
consideriamo che SPUNTI era nata come una rubrica estiva sperimentale
nel giugno dello scorso anno, e invece, non solamente SPUNTI è
andata avanti finita l'estate, non solamente abbiamo potuto
pubblicare in diversi casi delle chicche assolutamente inedite, ma
addirittura a fine Luglio, abbiamo potuto festeggiare le 100 puntate.
Per non parlare poi della nuova edizione dello SPECIALE MONZA, con
delle vere e proprie chicche.
Tutto
questo, cari amici, oltre a metterti dentro tanta soddisfazione, ti
spinge a cercare di fare sempre meglio, come suggerivano gli antichi.
Tanti gli argomenti che affronteremo, a cominciare dalla questione
dei diritti d'immagine della SERIE A, che svilupperemo in una delle
prossime puntate.
In
questa nostra puntata di rientro, però, torniamo a parlare di
FORMULA 1, e più precisamente torniamo a parlare di MARIA DE
VILLOTA.
Come
vi ricorderete, MARIA DE VILLOTA, era la collaudatrice della scuderia
MARUSSIA, attualmente impegnata nel Mondiale di FORMULA 1, che
purtroppo, alla vigilia del GP di SILVERSTONE, venne purtroppo
coinvolta in un bruttissimo incidente (andando a sbattere contro la
rampa di un camion, parcheggiato a bordopista)durante degli aero-test
svoltisi al DUXFORD AIRPORT in Inghilterra, la cui dinamica, a circa
tre mesi non è ancora del tutto chiara (e che Maria proverà a
ricostruire oggi in conferenza stampa a Madrid). In seguito a
quell'incidente Maria lottò per giorni tra la vita e la morte, a
causa delle serie ferite riportate alla testa. Fortunatamente riuscì
a salvarsi, ma a caro prezzo, perdendo purtroppo l'occhio destro.
A
distanza di tre mesi dal terribile incidente, Maria è tornata a
parlare rilasciando un'intervista alla rivista spagnola HOLA, di cui
riportiamo la copertina.
Queste
le dichiarazioni in cui la giovane driver spagnola ricostruisce
quanto accaduto al suo risveglio, e come, inevitabilmente, a causa
della perdita dell'occhio destro sia cambiata la sua vita. Vi invito,
però, a leggere molto attentamente le sue parole, perchè attraverso
esse Maria ci regala una bellissima lezione di vita.
“Ricordo
tutto, anche il momento dell’impatto. Quando mi sono ripresa,
c’erano tante persone intorno a me. Ho iniziato a parlare in
inglese, perché pensavo si trattasse di un controllo medico della
FIA. Poi mio padre mi ha chiesto di parlare in spagnolo, dicendomi
che mia madre non aveva capito la metà delle cose che avevo detto. A
quel punto, mi sono resa conto di tutto: cosa era successo, dove ero
e perché.
L'incidente
mi ha dato una nuova prospettiva sulla vita, sulle cose che contano.
Ora ho solo un occhio ma forse percepisco più cose rispetto a prima.
Prima di questo, la mia vita è stata una corsa contro il tempo e ora
devo fermarmi e misurare le cose in modo diverso. All'inizio l'occhio
era coperto e non ho potuto vedermi, il primo giorno mi sono guardata
allo specchio e ho visto 140 punti neri sul mio viso che sembravano
essere stati cuciti con una corda da barca, e avevo perso il mio
occhio destro. Ero terrorizzata. Devo subire un altro intervento
chirurgico al più presto, ma il peggio è ormai alle spalle. Ho mal
di testa che non so per quanto tempo durerà, forse anni. Devo
controllare molto i miei sforzi a causa della pressione cranica. Ho
anche perso l'olfatto, e il gusto. Ora mi piacciono le cose con un
gusto molto forte".
Quando
viene chiesto a Maria cosa ha intenzione di fare ora (ricordiamo che
la De Villota ha 32 anni), Maria non chiude completamente la porta a
un suo clamoroso rientro nel mondo dei motori. “So
che negli Stati Uniti ci sono dei piloti che corrono anche se hanno
un occhio solo. Il problema è che ho perso il senso della profondità
e della prospettiva. Mi chiedo spesso se nel mio futuro c’è ancora
un ruolo da pilota o dovrò inventarmi qualcosa di diverso. Non ho
ancora una risposta. Il mio sogno era la F1 e l’ho raggiunto. E,
comunque, mi sento ancora un pilota”.
Una
personalità, quella di Maria, che non sembra essere stata scalfita
da questo brutto incidente. Stiamo cercando di capire
se c’è una lezione da imparare da quanto mi è accaduto, in modo
che si possano evitare incidenti del genere in futuro. Voglio aiutare
a migliorare la sicurezza, specie in queste prove aerodinamiche,
perché nei circuiti è tutto sotto controllo, ma negli aeroporti non
è così”.
“L'incidente
mi ha dato una nuova prospettiva sulla vita, sulle cose che contano.
Ora ho solo un occhio ma forse percepisco più cose rispetto a prima.
Prima di questo, la mia vita è stata una corsa contro il tempo e ora
devo fermarmi e misurare le cose in modo diverso”. Queste
le parole di Maria che mi hanno profondamente colpito. La forza
d'animo di questa giovane pilota spagnola è veramente ammirevole, e
se vogliamo ci da una lezione veramente importante di vita, che, a
guidizio di chi scrive, dovremmo seguire tutti:la vita non è solo
una continua corsa contro il tempo, perchè così facendo, a volte
rischiamo di perdere e di non apprezzare quelle piccole cose che la
vita ci riserva ogni giorno.
Forza,
Maria: siamo tutti con te!
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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